Seminari di psicologia del femminile
Eroine letterarie e inconscio femminile
Le donne e i diversi modi di vivere l’amore
Attraverso l’analisi dei profili psicologici di note protagoniste della letteratura, affronteremo i diversi modi di amare delle donne nelle sue declinazioni più estreme, tragiche e eclatanti. L’analisi dei personaggi ci darà modo di definire dei profili psicologici femminili che rappresentano modelli archetipici dello stare in relazione.
In ogni seminario il personaggio verrà inizialmente introdotto e descritto da un attore e, in seguito, verrà proposta un’analisi psicologica.
I seminari si terranno di mercoledi dalle 19 alle 20.45
- mercoledi 22 aprile 2015
- mercoledi 27 maggio 2015
- mercoledi 24 giugno 2015
- mercoledi 8 luglio 2015
Madame Bovary, l’infelicità di un amore mai soddisfatto
Madame Bovary è il simbolo della donna insoddisfatta e inquieta, sempre in fuga verso ciò che non potrà mai raggiungere. E’ la protagonista del romanzo omonimo di Flaubert. Bovary, nella sua ricerca frenetica dell’ideale a scapito della realtà, tradisce il marito con il quale si sente infelice, si indebita per la smania del lusso e finisce tragicamente con un suicidio. E’ un personaggio contraddittorio che esprime il modo tragico di affrontare il conflitto presente nella donna fra la natura passionale e istintiva e l’esigenza di corrispondere ad una immagine in linea con le convenzioni sociali.
Penelope, l’amore che sa aspettare
Penelope è il simbolo per antonomasia della fedeltà coniugale femminile. E’ una figura della mitologia greca raccontata nell’Odissea di Omero. Moglie di Ulisse, attende per vent’anni il ritorno del marito partito per la guerra. Grazie a un arguto stratagemma, evita di sposare uno dei proci che la chiede in moglie, promettendosi in sposa solo alla fine della tessitura di una tela che astutamente compone di giorno ma disfa di notte. Penelope rappresenta, un vero e proprio modello di donna, bella, regale, astuta e fedele. Una donna capace di aspettare e attendere l’uomo che ama, senza mai dubitare del suo amore.
Medea, il lato oscuro dell’amore
Medea rappresenta il lato più oscuro e devastante della passione e dell’amore. E’ uno dei personaggi più famosi e controversi della mitologia greca, raccontato da Euripide. E’ una donna dotata di poteri magici che si innamora di Giasone e, pur di aiutarlo nelle sue imprese, uccide il fratello e sfrutta le proprie abilità magiche compiendo diverse efferatezze. Quando, però, Giasone decide di sposare un’altra donna, Medea, folle di disperazione per il tradimento e l’abbandono, medita vendetta e, non solo uccide la sposa del suo amato, ma, andando oltre la sua natura di madre, uccide i figli che ha avuto con lui. Medea è il racconto della disperazione e del dolore lancinante del tradimento e del senso infinito di solitudine che non può essere colmato neanche dall’amore dei figli. Con il nome di ‘complesso di Medea’ viene definita la tendenza patologica della madre a desiderare la morte dei propri figli.
Filumena, il riscatto dell’amore materno
Filumena Marturano è il simbolo della maternità appassionata e sacrificata, orgogliosa e combattiva nei confronti di una società che l’ha delusa. Filumena, protagonista di uno dei testi più famosi di Eduardo De Filippo, è un’ex prostituta che vuole farsi sposare per avere un nome, una famiglia e la meritata sistemazione sociale per sé e per i suoi tre figli. Non rivelerà mai al marito quale dei tre figli è anche il suo per evitare ingiustizie e divisioni. La storia racconta del riscatto di una madre che lotta per scongiurare la disgregazione della propria famiglia e tutelare il futuro dei propri figli. La sua tenacia e la sua passione le consentono di operare un vero cambiamento morale.
- Roberto Costantini, attore teatrale, formatore
- Patrizia Fiori, psicologa psicoterapeuta Analista Transazionale
- Maria Cristina Pacella, psicologa psicoterapeuta Psicodinamica