L’adolescente ha tanto da raccontare, ha bisogno di ricordare il suo passato di bambino che sembra tanto lontano pur essendo così vicino e ha bisogno e voglia di proiettarsi nel futuro anche se ancora confuso nelle idee e nei progetti. L’adolescente è nella fase in cui è più forte il desiderio di capire che persona sta diventando e il bisogno principale è proprio quello di costruire una propria identità autonoma. Nel corso di questa ricerca l’adolescente si imbatte in crisi personali, scontri con i coetanei e con la scuola, conflitti con genitori e familiari. Lo scontro e la sfida, la chiusura verso gli altri, sono parte della crescita, ma possono essere vissuti come forti momenti di incomprensione e solitudine.
Proprio per questo, la terapia può essere l’occasione concreta per il ragazzo per avere uno spazio personale e intimo dove raccontarsi e capire il proprio mondo interno con l’aiuto di un adulto competente e esterno alle dinamiche familiari.
Il canale comunicativo preferenziale nell’ascolto di un adolescente è la comunicazione verbale, ossia il colloquio anche se pure in questo caso la comunicazione non verbale dà molte informazioni.
In alternativa al disegno, che con minore probabilità l’adolescente è disposto ad eseguire, si cercheranno altri canali espressivi. I canali espressivi, come il disegno possono essere utilizzati compatibilmente con le modalità preferenziali del ragazzo. E’ utile, infatti, nel colloquio con un adolescente, capire e scoprire quali sono i suoi canali comunicativi privilegiati. Spesso un adolescente sa meglio comunicare attraverso la musica, la poesia, la fotografia, arti figurative, costruzioni o invenzioni di vario tipo.
Assumono particolare rilevanza, nell’ascolto di un adolescente, anche tutti quegli atti riguardanti la relazione che si instaura con lo psicologo quali: il mantenere un impegno preso, la puntualità, la costanza nel partecipare alle sedute, etc.
- durata colloquio: 50 min
- tariffa: 70 euro
- frequenza : settimanale/ ogni 15 gg