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Psicologia e educazione alla salute a scuola

La scuola rappresenta sicuramente l’ambito privilegiato di un intervento psicologico che possa contribuire ad affrontare adeguatamente le problematiche sempre più o meno presenti in tutte le fasi della crescita individuale. Negli ultimi anni sono stati presentati nel Parlamento italiano sette disegni di legge che prevedono l’istituzione anche in Italia (così come già accade negli altri Paesi Europei) dello Psicologo scolastico in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Attualmente, un testo unificato dei diversi disegni di legge è stato approvato dall’apposita Commissione parlamentare al termine della precedente Legislatura, ed è tuttora all’esame del Parlamento in attesa di un’eventuale approvazione da parte delle due Camere.

Ulteriori possibilità di inserimento degli Psicologi a scuola sono, comunque, offerte anche dalle recenti norme che hanno sancito anche in Italia lo sviluppo sull’autonomia scolastica. La legge di Riforma della Scuola (art.21 della Legge n.59 del 15.03.97 e DPR 275/99) che ne definisce l’autonomia organizzativa e amministrativa,  ed il Testo unificato del Disegno di Legge riguardante la “Istituzione sperimentale di un Servizio di Psicologia scolastica“ aprono così nuove e più ampie possibilità di collaborazione tra le istituzioni scolastiche e i professionisti psicologi. (di Fulvio Frati, Presidente dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna)

L’educazione alla salute  nella scuola italiana è prevista dal TU 309/90 e descritta nelle linee guida (volume distribuito dal Ministero Pubblica Istruzione e dal Ministero della Sanità in tutti gli istituti scolastici nel 1992); si basa sul principio che si deve  mettere ciascun individuo in grado di sviluppare la capacità di prendere decisioni coscienti nei riguardi del proprio benessere, in difesa del suo equilibrio fisico, psichico, spirituale e sociale.

Questo intento va quindi al di là della educazione sanitaria intesa in senso stretto, che in altri paesi europei è inserita tra le discipline scolastiche, con un suo orario, un suo manuale, un docente deputato: da noi è compito educativo ampio, trasversale a tutte le discipline e affidato ad ogni insegnante. Questo non significa che non debbano essere individuati dei temi specifici, dei percorsi didattici, delle attività d’aula intenzionali.

La scuola  nel suo progetto educativo deve tenere soprattutto presenti tre livelli di intervento per l’educazione alla salute:

  • la prevenzione,
  • il contenimento del disagio,
  • la promozione delle situazioni di benessere.
da “Dispense del corso di educazione psicoaffettiva per psicologi, educatori, insegnanti”  a cura di Patrizia Fiori

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